CHI SIAMO

STILE MACROBIOTICO

SVILUPPO SOSTENIBILE

E’ un modello di sviluppo sostenibile grazie al quale è possibile ricostruire l’Ambiente,
migliorare l’Agricoltura, la Salute e l’Economia di tutta la popolazione, iniziando,
semplicemente, dal prestare più attenzione alla propria Alimentazione.

ambiente

proteggi l’ambiente

agricoltura

migliori l’agricoltura

alimentazione

sai cosa mangi

salute

sei più in salute

economia

risparmi energie

“L’uomo autonomo vive e crea sostenibilità
M.P.

Secondo il modello di  Sviluppo Sostenibile

Si può proteggere e migliorare l’Ambiente adottando un’Agricoltura naturale e rispettosa degli ecosistemi. Pratiche agricole sostenibili creano prodotti più sani che sono alla base di un’Alimentazione equilibrata e salutare. Migliorando la Salute di tutta la popolazione si genera, in Economia, un effettivo risparmio ed una maggiore efficienza.
Questo modello di sviluppo è poi completato dalla proposta di attività produttive più naturali e rispettose dell’Ambiente (abbigliamento, calzature, abitazione, utensili, etc.).
L’Associazione Stile Macrobiotico promuove e realizza, direttamente e/o in collaborazione con Istituzioni Sovranazionali, Nazionali e Locali, Università ed Enti di Ricerca, attività divulgative (convegni, congressi, simposi, etc.), formative (corsi, seminari, etc.) e di ricerca (studi clinici, ricerche scientifiche, etc.) su questo modello di sviluppo.

L’Associazione STILE MACROBIOTICO

  • organizza conferenze, corsi, convegni, seminari di studio sulla filosofia macrobiotica rivolti alla popolazione e/o alla comunità scientifica internazionale;
  • organizza e gestisce iniziative e progetti di Protezione Ambientale volti alla realizzazione di uno sviluppo sostenibile in campo ambientale, agricolo, alimentare, sanitario ed economico in Italia e/o all’estero (Riforestazione, Lotta alla desertificazione, Policoltura, l’Etichetta Trasparente Pianesiana, etc.);
  • promuove e realizza progetti di cooperazione internazionale finalizzati al raggiungimento degli scopi statutari, anche attraverso azioni di sostegno di tipo umanitario ed economico ad istituzioni governative, scientifiche o ad altre entità, anche attraverso l’invio di volontari e/o collaboratori;
  • promuove attività di studio e di ricerca scientifica, in collaborazione con Università ed Enti di Ricerca, sui temi “Ambiente-Agricoltura-Alimentazione-Salute-Economia”;
  • produce, distribuisce, diffonde attraverso qualsiasi mezzo di divulgazione, stampati, periodici, audiovisivi, filmati ed altro materiale scientifico, tecnico, culturale, didattico pertinente e finalizzato al raggiungimento degli scopi statutari;
  • organizza e gestisce corsi di formazione per la popolazione in generale ed in particolare per operatori di settore sulle tematiche ambientali, agricole, alimentari, sanitarie ed economiche ispirati allo sviluppo sostenibile pianesiano;
  • promuove, organizza e gestisce specifiche attività nelle Università e nelle scuole di ogni ordine e grado rivolte al raggiungimento degli scopi statutari;
  • promuove la diffusione della conoscenza delle culture di tutti i popoli nativi in tutte le loro espressioni;
  • promuove la costituzione di specifiche entità per l’attuazione del modello di sviluppo sostenibile e protezione ambientale.

macrobioticA

La macrobiotica deriva da un’antica filosofia di vita orientale, attualizzata e diffusa in Occidente dal maestro giapponese Georges Ohsawa. Si basa sull’idea che, attraverso la comprensione delle relazioni tra alimentazione, stile di vita e ambiente, sia possibile mantenersi a lungo in salute.

 

ORIGINE DEL TERMINE

Il termine macrobiotica, di etimologia greca, è formato dalle parole μακρος, macros = “grande” e βιος, bios = “vita”. In Occidente, apparve per la prima volta nello scritto “Arie, acque e luoghi” di Ippocrate (V sec. a.C.), il padre della medicina occidentale. Nel trattato, in cui l’autore parla dello stretto rapporto tra ambiente in cui si vive (Condizioni climatiche, geografiche, idriche e dietetiche dei luoghi) e salute, il termine macrobios viene utilizzato per descrivere un gruppo di uomini sani e longevi.

All’incirca negli stessi anni, anche Erodoto usò lo stesso termine nelle sue “Storie”, Libro III par 114: lo storico greco lo utilizzò per definire le popolazioni etiopi dotate di lunga vita.  Ἀποκλινομένης δὲ μεσαμβρίης παρήκει πρὸς δύνοντα ἥλιον ἡ Αἰθιοπίη χώρη ἐσχάτη τῶν οἰκεομένων· αὕτη δὲ χρυσόν τε φέρει πολλὸν καὶ ἐλέφαντας ἀμφιλαφέας καὶ δένδρεα παντοῖα ἄγρια καὶ ἔβενον καὶ ἄνδρας μεγίστους καὶ καλλίστους καὶ μακροβιωτάτους. “Dove il sole va a declinare dopo il culmine meridiano si trova l’estrema regione occidentale del mondo abitato, l’Etiopia: essa produce grandi quantitativi d’oro, elefanti di enormi dimensioni e ogni specie di pianta selvatica, ebano, e uomini di alta statura, i più alti, i più belli e i più longevi (lett. Macrobiotici)”[1]

Successivamente la parola “macrobiotica” comparve anche in altri autori classici come Aristotele, Galeno, Luciano, in tutti il termine venne utilizzato per indicare uno stile di vita che prevedeva una dieta semplice ed equilibrata in grado di garantire buona salute e longevità

In epoca moderna il termine macrobiotica fu formalizzato dal medico ippocratico tedesco Christoph Wilhelm Hufeland nel 1796, quando pubblicò il suo “Makrobiotik oder Die Kunst das menschliche Leben zu verlängern” (Macrobiotica ovvero l’arte di prolungare la vita umana)[2]. Medico personale del re di Prussia, egli si adoperò per raccomandare un ritorno alla natura e a una vita semplice, promuovendo un approccio olistico della medicina oltre a una dieta semplice a base di cereali e verdure.

Con quel libro e con la macrobiotica si misurarono due grandi pensatori, contemporanei del medico tedesco, Immanuel Kant e Giacomo Leopardi. Il primo instaurò con Hufeland un breve carteggio che stimolò la scrittura del saggio Del potere dell’animo di dominare col solo proposito le proprie sensazioni morbose[3]. Il secondo parlò del libro di Hufeland e dell’arte di prolungare la vita in due occasioni: in un pensiero del 25 novembre 1820 dello Zibaldone e nelle Operette morali[4], in una nota alle prime battute del Dialogo di un Fisico e di un Metafisico. In entrambe le occasioni Leopardi poneva l’accento sulla maggior rilevanza di una vita felice rispetto a una lunga vita.

MACROBIOTICA

Ma la vera diffusione e notorietà del termine “macrobiotica”, nell’accezione e nel significato con cui è conosciuta oggi, si deve alla vasta opera di diffusione del padre della macrobiotica Nyoiti Sakurazawa, filosofo giapponese meglio conosciuto con il suo pseudonimo occidentale George Oshawa (vd Biografia). A lui il merito di aver unificato e reso comprensibile un sapere maturato in oriente nel corso dei millenni, di averlo sintetizzato, insieme alle conoscenze occidentali, nella macrobiotica e di averlo fatto conoscere.

Oshawa definisce la macrobiotica come “…l’applicazione alla vita giornaliera, dei principi della filosofia orientale. È la messa in pratica di una concezione dialettica dell’universo, antica di 5.000 anni e che mostra la via della felicità attraverso la salute”[5]

Dopo la morte di Oshawa i suoi allievi hanno proseguito la sua attività di diffusione della macrobiotica nel mondo.

La Macrobiotica è un modello di interpretazione del mondo, una filosofia di vita che fonda i suoi principi su due antiche teorie elaborate in Cina più di 5000 anni fa, la teoria dello Yin e dello Yang o del Principio Unico e la Teoria dei 5 elementi

TEORIA DELLO YIN E DELLO YANG

La scoperta delle leggi universali dello Yin e dello Yang si fa risalire al leggendario imperatore Fu-Hi, la loro conoscenza ci è stata tramandata attraverso alcuni testi come il Tao Te Ching, il libro della Via e della Virtù, l’I Ching, il Libro dei Mutamenti e il Nei Ching, il Canone di medicina dell’Imperatore giallo Huang Di.

Secondo la filosofia orientale l’Universo è governato da un Principio Unico che genera, muove, trasforma e abbraccia ogni fenomeno. Le sue due espressioni fondamentali, antagoniste e complementari tra loro, sono le forze dello Yin e dello Yang, due principi primordiali.

“La forza Yin ha un’azione dilatante e la forza Yang agisce contraendo. Yin e Yang sono le due energie che generano ogni cosa. Queste due forze sono in continua interazione, si attraggono e si respingono, e hanno dato origine in questo modo al mondo inorganico e organico: atomi, pianeti, stelle, galassie ed esseri viventi”[6]

Oshawa descrive Yin e Yang come i due complementari indispensabili uno all’altro, così come lo sono l’uomo e la donna, il giorno e la notte, ecc. “Sono i due fattori fondamentali opposti che creano, animano, distruggono e riproducono nuovamente tutto ciò che esiste nell’Universo…In altri termini, tutti i fenomeni e tutti i caratteri delle cose sono produzioni influenzate da queste due forze fondamentali: la forza centripeta Yang e la forza centrifuga Yin”[7]

Per diffondere meglio la conoscenza del Principio Unico Oshawa definì sette principi che governano l’Ordine dell’Universo e che costituiscono la logica universale:

1° Tutto ciò che ha un inizio ha una fine

2° Tutto ciò che ha una faccia ha un dorso

3° Non esiste nulla di identico

4° Più grande è la faccia, più grande è il dorso

5° Ogni antagonismo è complementare

6° Yin e Yang sono le classificazioni di ogni polarizzazione. Essi sono antagonisti e complementari

7° Yin e Yang sono le due braccia dell’UNO (Infinito)

A completamento dei sette principi definì anche 12 teoremi per definire il funzionamento del mondo della relatività.

  • Yin-Yang sono due poli che entrano in gioco quando l’espansione infinita si manifesta al punto di biforcazione
  • Yin-Yang sono continuamente prodotti dall’Espansione trascendente
  • Yin è centrifugo, yang è centripeto. Yin e Yang producono l’energia
  • Yin attira Yang e Yang attira Yi
  • Yin e Yang combinati in proporzione variabile producono tutti i fenomeni
  • Tutti i fenomeni sono effimeri, sono delle costituzioni infinitamente complesse e costantemente mutevoli dei componenti Yin e Yang. Ogni cosa è senza riposo.
  • Niente è totalmente Yin, né totalmente Yang, nemmeno nel fenomeno apparentemente più semplice. Ogni cosa contiene la polarità, a tutti i piani della sua composizione.
  • Niente è neutro. Yin o Yang è in eccesso in ogni caso.
  • La forza d’attrazione è proporzionale alla differenza dei componenti Yin e Yang.
  • Yin respinge Yin e Yang respinge Yang. La repulsione o l’attrazione è inversamente proporzionale alla differenza delle forze Yin e Yang.
  • Con il tempo e lo spazio, Yin produce Yang e Yang produce Yin
  • Ogni corpo fisico è Yang nel suo centro e Yin in superficie[8]

Tutti i fenomeni, tutti gli esseri, tutte le cose possono essere classificati in una delle due categorie antagoniste Yin e Yang in base al loro colore, forma, peso, composizione, umidità, paese d’origine ecc. In generale la forza Yang, centripeta e comprimente, produce fenomeni come il suono, il calore, la luce, ecc.; la forza Yin centrifuga ed espansiva, è all’origine del silenzio, della calma, del freddo, dell’oscurità ecc. Poiché in ogni fenomeno agiscono entrambe le forze, nessuna cosa è Yin o Yang in assoluto, ma lo è in relazione a qualcos’altro, per esempio la cipolla è più yang della bietola ma è più yin della carota. Dall’equilibrio delle due forze Yin e Yang si ottiene l’armonia.

Per una classificazione Yin e Yang dei fenomeni fisici si veda G. OSHAWA, Lo Zen Macrobiotico o l’Arte del ringiovanimento e della longevità, pag.45-51, Capodarco di Fermo 2013, Casa Editrice L’CHI.

TEORIA DELLE 5 TRASFORMAZIONI O DEI  5 ELEMENTI

Dai principi di Yin e Yang ha origine la Teoria dei Cinque Elementi o dei Cinque Mutamenti. Questa teoria, molto antica, fonda le sue basi sull’osservazione diretta dell’uomo e della natura. Infatti in natura tutto cambia e segue un ordine: il giorno si trasforma in notte, le stagioni cambiano, l’attività si trasforma in riposo, pioggia e sole si alternano, gli alberi si ricoprono di foglie in estate, ecc…  Cinque trasformazioni, spesso chiamate cinque fasi o cinque elementi, che sono i cinque modi in cui si esprime l’energia dell’Universo, generata dal movimento delle due forze Yin e Yang.

Gli elementi, in sequenza, sono: l’acqua, il legno, il fuoco, la terra e il metallo.

“In un ciclo vitale ininterrotto i 5 Elementi si generano, si scambiano reciprocamente le energie e favoriscono la loro rispettiva crescita nonostante l’attento controllo di tutti gli altri: ciascuno indipendente eppure indispensabile all’altro!”[9]

In sostanza, i Cinque elementi sono coinvolti in un sistema di relazioni per il quale ognuno, trasmutando nell’altro, crea il suo elemento successivo (es. il legno serve per produrre il fuoco): è questo il ciclo della creazione. Il secondo ciclo che coinvolge gli elementi è quello della distruzione o del controllo: ciascun elemento controlla o, all’estremo, colpisce l’elemento opposto (es. Il fuoco scioglie il metallo).

Mantenendo questa relazione interattiva, ad ogni elemento è attribuita la direzione cardinale corrispondente, la stagione, il clima, l’organo, il viscere, il tessuto del corpo umano, il colore, il sapore, il comportamento che lo definisce ecc. Attraverso lo studio dei due diversi cicli che regolano il sistema di relazione tra gli elementi e tra le loro attribuzioni, la Teoria dei Cinque Elementi offre una grande opportunità di conoscenza della natura e dell’essere umano.

Per un approfondimento della Teoria dei Cinque Elementi si veda N.B. MURAMOTO Il medico di se stesso, pag. 26-39, Milano 2021, Feltrinelli.

Queste teorie, nelle loro molteplici applicazioni, rappresentano uno strumento efficace e fondamentale per comprendere tutti i fenomeni dell’Universo. La Macrobiotica applica queste teorie alla pratica, infatti secondo Oshawa “una teoria senza portata pratica è inutile; come una tecnica senza teoria semplice e chiara è pericolosa”[10]

LA DIETA MACROBIOTICA

L’alimentazione macrobiotica, insieme all’adozione di uno stile di vita più naturale, mira a conservare l’armonia sul piano fisico, mentale e spirituale. Non è un modo di alimentarsi rigido, ma piuttosto declinabile secondo i reali bisogni della persona valutati considerando l’età, il sesso, la costituzione, la condizione, l’attività, la stagione, il clima, l’ambiente ecc. In assoluto non esclude nessun alimento ma, attraverso il concetto di alternanza tra le forze vitali Yin e Yang, insegna come bilanciare i cibi per mantenere l’equilibrio.                     In sostanza, poiché nel corpo umano il PH del sangue[11] deve conservare un valore compreso tra 7,35 e 7,45, quindi leggermente alcalino, e i valori al di fuori di questo intervallo sono incompatibili con la vita, l’alimentazione macrobiotica cerca di proporzionare in modo adeguato lo Yin e lo Yang, ovvero l’acido e l’alcalino, attraverso l’uso di alimenti più equilibrati e bilanciati tra di loro.[12]

Inoltre, attraverso l’applicazione della teoria dei cinque elementi che collega i diversi aspetti del nostro organismo alle energie della natura, la macrobiotica aiuta a comprendere meglio quale sia l’effetto del cibo su una determinata parte del corpo e l’influenza dei singoli sapori sugli organi.

 I cibi principali alla base della macrobiotica sono: i cereali integrali, che forniscono tutte le sostanze nutritive, in particolare i carboidrati, i legumi, che contengono grassi e proteine, le verdure, le erbe selvatiche e le alghe, ricche di sali minerali, enzimi e vitamine, la frutta fresca e secca, i semi oleaginosi e, in piccola quantità il pesce e la carne bianca o la selvaggina.

In generale i punti essenziali delle indicazioni dietetiche di G. Oshawa possono essere sintetizzati in: seguire prevalentemente una dieta che comprenda soprattutto cereali, verdure e legumi; consumare cereali e alimenti integrali; utilizzare cibi naturali, cioè prodotti senza l’utilizzo di sostanze chimiche o di sintesi; mangiare cibi locali e di stagione, limitare il più possibile gli alimenti più yin, come le solanacee, e, soprattutto, curare la masticazione

Per un ulteriore approfondimento della dieta macrobiotica si veda. G. OSHAWA lo Zen macrobiotico o l’Arte del Ringiovanimento e della Longevità, N.B. MURAMOTO, Il Medico di se stesso.

NOTE

[1] https://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php?title=Biblioteca:Erodoto,_Le_Storie,_Libro_III,   http://www.poesialatina.it/_ns/greek/testi/Herodotus/Historiae03.html

[2] https://books.google.it/books?id=aEVKAAAAYAAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false

https://play.google.com/books/reader?id=ZkNKAAAAYAAJ&pg=GBS.PA266&hl=it

[3] I. KANT, Il conflitto delle facoltà, a cura di D. VENTURELLI, Morcelliana, Brescia 1994, pp. 179-209.

[4] G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, vol. I, Milano 1983, Oscar Mondadori; G. LEOPARDI, Operette Morali, introduzione, note e commenti di P. Ruffilli, Milano 1992, Garzanti editore.

[5] G. OSHAWA, Lo Zen Macrobiotico o l’Arte del ringiovanimento e della longevità, pag.11, Capodarco di Fermo 2013, Casa Editrice L’CHI.

[6] N.B. MURAMOTO, Il Medico di sé stesso, Milano 2015, Feltrinelli.

[7] G. OSHAWA, La Filosofia della Medicina d’Estremo Oriente e Il Libro del Giudizio Supremo, pag. 29-30, Capodarco di Fermo 2009, Edizioni La Pica.

[8] G. OSHAWA, l’Era atomica e la Filosofia d’Estremo Oriente, pag. 52/pag. 54-55, Capodarco di Fermo 2007, Edizioni La Pica.

[9] S. SANTONI. La Via Dinamica Dello Zen Shiatsu, Macerata 1995, Edizioni Chi-Ni.

[10] G. OSHAWA lo Zen macrobiotico o l’Arte del Ringiovanimento e della Longevità, Capodarco di Fermo 2013, Casa editrice L’CHI.

[11] Il PH è un valore di riferimento misurato attraverso una scala che va da 1 (molto acido) a 14 (molto alcalino), dove 7 è pH neutro.

[12] A conferma dell’importanza del mantenimento costante di certi equilibri, si veda in Un Manuale di Alimentazione di Mario Pianesi (Capodarco di Fermo 2012, Edizioni L’CHI) l’Intervento del prof. Mariano Bizzarri (oncologo, docente del Dipartimento di Medicina Sperimentale Università La Sapienza, membro del Consiglio Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana ), pag.24-25: “Quindi possiamo affermare che un corretto equilibrio acido-base, nell’organismo umano, consente un metabolismo ottimale poiché è in grado di influenzare, in maniera determinante, le funzioni cellulari e della matrice extracellulare. Proprio per questo, il nostro organismo, qualora tale equilibrio risulti alterato o per eccessiva alcalinità o eccessiva acidità, è pronto ad attuare meccanismi di tampone; infatti, i polmoni, i reni, il sangue, etc. tra le loro molteplici funzioni hanno quella di mantenere corretti valori di PH nei vari tessuti. Uno degli elementi più pericolosi per questo equilibrio è la produzione di acidi Ioni H+, che l’organismo accumula sotto forma di scorie acide in eccesso nella matrice (acidosi tissutale o subclinica), causando una serie di disfunzioni di differente gravità…”

Georges Ohsawa

Nyoiti Sakurazawa nasce a Kyoto, in Giappone, il 18 ottobre 1893. Sin da piccolo, rimasto orfano di madre a 9 anni e senza padre, si occupa della famiglia e dei fratelli minori. Di salute piuttosto cagionevole, si ammala all’età di 15 anni di tubercolosi polmonare e intestinale, malattie considerate all’epoca inguaribili dalla medicina ufficiale. Nel 1912 conosce il  dott. Sagen Ishizuka, medico militare e studioso della medicina tradizionale orientale, che gli consiglia una dieta composta principalmente di riso integrale, legumi, ortaggi, alghe , miso, daikon etc.. Sakurazawa mette in atto i principi dietetici teorizzati dal dott. Ishizuka e guarisce completamente.

Da quel momento decide di dedicare tutta la sua vita alla realizzazione e diffusione degli insegnamenti ricevuti, sotto la definizione di “Macrobiotica” che definisce “La messa in pratica di una concezione dialettica, antica di 5000 anni, che mostra la via della felicità attraverso la salute” (Georges Ohsawa, lo Zen Macrobiotico, Edizioni L’CHI, Tolentino2010).

A 19 anni si laurea alla Scuola Superiore di Economia e Commercio di Kyoto, successivamente consegue la laurea anche presso la scuola francese. Nel 1917, dopo aver lavorato  presso diverse ditte commerciali, fonda la filiale a Kobe della ditta Kumasawa, un’azienda di abbigliamento, e si reca diverse volte in Europa. Lascerà l’azienda nel 1925.

Durante gli anni  ‘20, riunisce e promuove in Giappone l’Unione Macrobiotica (Shokuyo-Kay) con molteplici attività, tra le quali la pubblicazione di una biografia del dott. Ishizuka ed alcuni scritti sulla Macrobiotica.

Nel 1929 parte per Parigi, qui pubblica in francese il libro “ Il Principio Unico” della scienza e della filosofia dell’Estremo Oriente ed assume lo pseudonimo di Georges Ohsawa. Durante questi anni introduce in occidente la Medicina orientale, l’agopuntura, la Scienza dei fiori, il Judo, l’Aikido, etc. Il suo proposito è quello di avvicinare le due culture, quella occidentale e quella orientale, e a questo scopo incontra e conosce i principali filosofi, letterati, medici e scienziati dell’epoca.

Dopo 6 anni, nel 1935, rientra in Giappone e continua la sua attività divulgativa  pubblicando diversi libri sulla Medicina tradizionale in uno dei quali, in particolare, consiglia alle autorità giapponesi di non entrare in guerra contro l’occidente. Fonda l’Istituto del Principio Unico dove insegna la teoria e l’attuazione pratica della Macrobiotica.

Per la sua attività antimilitarista e pacifista, nel 1942, viene arrestato e torturato per 6 mesi dalla polizia militare. Tornato in libertà nel 1944, tenta di raggiungere Mosca per cercare di mediare la fine della 2 Guerra Mondiale con la Russia ma viene di nuovo arrestato, torturato e tenuto prigioniero in una cella in cui la temperatura si abbassava fino a 20° sotto zero. Liberato a fine giugno del 1945, allo stremo delle forze, tenta di nuovo un colpo di stato, ma viene imprigionato, torturato e condannato a morte. Poco prima della sua esecuzione, al termine della guerra, viene liberato su ordine del Generale Mc Arthur.

Subito dopo la Guerra,  Ohsawa continua a lavorare incessantemente per promuovere la Macrobiotica e, a questo scopo, fonda un Centro Studi chiamato “Maison Ignoramus” a Tokyo, cercando di realizzare un movimento mondiale che si fondi “sull’idea che la pace nel mondo è possibile solo se il singolo è in grado di creare, prima di tutto, in se stesso la salute, attraverso il proprio miglioramento fisiologico e biologico” (Biografia di Ohsawa, Centre ignoramus, Parigi, 1994).

Nel 1953, a 60 anni, va in India per proseguire l’attività di diffusione della Macrobiotica. L’anno successivo scrive una lettera a 300 personalità Mondiali (tra cui tutti i Capi degli Stati più importanti), nella quale illustra il ruolo fondamentale della Macrobiotica per la salute del Pianeta e per la pace. Nel 1955 risponde solo il Dr.Albert Schweitzer, Oshawa decide di raggiungerlo e dall’India parte verso Lambarènè (in Africa, l’attuale Gabon).

Per dimostrare al medico l’efficacia della Macrobiotica, si ammala volontariamente di ulcera malarica, una malattia molto diffusa nel Paese per la quale non esisteva una cura. Oshawa mangiando solo riso integrale guarisce in soli 10 giorni e consiglia al dottore di adottare la dieta macrobiotica per i suoi pazienti. Ma il Dr. Schwetzer si rifiuta e costringe Ohsawa a ripartire. (Georges Ohsawa, Le cancer et la philosophie d’Extreme-Orient, Vrin, Paris, 1964).

In seguito torna in Francia, in Belgio, in Germania, in Svizzera, in Svezia e in Inghilterra, tenendo corsi, conferenze e stimolando l’apertura in questi Paesi di decine di negozi e ristoranti macrobiotici e di alcune aziende per la produzione di alimenti. Dal 1959 si reca più volte anche negli USA, dove organizza molte iniziative e vacanze studio, dalla Costa Atlantica a quella Pacifica. Nel 1962 viene anche in Italia dove tiene molte conferenze e incontri.

Oshawa dedicò tutto il resto della sua vita, fino alla sua morte avvenuta il 24 aprile 1966 per un attacco cardiaco, a “comunicare a tutti la gioia che provo per essere arrivato, infine, all’età di 73 anni, al culmine del mio lavoro, che è stato di diffondere questo metodo nel mondo intero. É stata un’educazione di me stesso e un’educazione degli altri” (Georges Ohsawa, L’educazione della volontà, 1966)

noboru b. Muramoto

Noboru B. Muramoto nacque il 5 novembre 1920 a Omi, un piccolo paese di montagna della regione di Toyama, al centro del Giappone. All’età di 16 anni lesse alcuni libri di Nyoiti Sakurazawa (Georges Ohsawa), il padre fondatore della macrobiotica, e rimase colpito da come riuscì, attraverso la dieta consigliata in quei testi, a guarire dai suoi problemi di salute che lo affliggevano fin da piccolo: nato prematuro, aveva una costituzione debole e soffriva di disturbi allo stomaco, di forti dolori alla schiena e aveva contratto la tubercolosi. Il consumo del riso integrale, come suggerisce la tradizione giapponese, e la dieta macrobiotica migliorarono notevolmente la sua condizione di salute e questo segnò profondamente la sua vita. Poiché G. Ohsawa in quegli anni si trovava in Occidente per diffondere la macrobiotica, iniziò a studiare da solo la filosofia orientale, la teoria di Yin e Yang e la medicina orientale, comprendente la fisiognomica, la diagnosi, la pranoterapia, l’agopuntura e l’erboristeria orientale. Contemporaneamente si laureò in Economia e commercio presso l’Università di Tohoku.

Arruolato nelle Filippine durante la Seconda Guerra mondiale, ebbe occasione di applicare le sue conoscenze su malati e feriti, riuscendo a salvare molte vite. Maturò in questo periodo la consapevolezza che aiutare le persone e diffondere la macrobiotica sarebbe stata la sua missione.  

Nel 1950 si stabilì a Tokyo e nel 1964 incontrò finalmente Georges Ohsawa. Iniziò a lavorare per il suo centro macrobiotico, Ignoramus Nippon C.I., a Tokyo, occupandosi soprattutto della qualità dei prodotti macrobiotici che venivano distribuiti in Giappone.

L’esperienza a fianco a G. Ohsawa, anche se breve a causa della scomparsa del maestro nel 1966, fu per lui fonte di grande insegnamento. Noboru Muramoto, dopo la morte di Georges Ohsawa, assunse l’incarico di Presidente dell’Ignoramus Nippon C.I. e continuò a diffondere l’insegnamento del maestro insieme agli altri allievi, tra cui Herman e Cornelia Aihara, Shizuko Yamamoto, Junsei e Kazuko Yamasaki, Clim Yoshimi.

Nel 1971 fu invitato negli Stati Uniti dagli amici Cornelia e Herman Aihara per partecipare ad una serie di conferenze in trenta città, dall’est all’ovest del Paese.  Durante un’iniziativa a Binghampton, organizzata dalla casa editrice Swan House di New York, vennero presi appunti delle lezioni di N. Muramoto, i quali vennero raccolti e pubblicati nel 1973 nel libro Healing Ourselves. Il libro uscì due anni dopo nella versione italiana Il Medico di se stesso con l’editore Feltrinelli e in seguito fu pubblicato anche in lingua tedesca e spagnola.

Muramoto si trasferì a San Francisco, dove svolse attività di consultazione per le persone che chiedevano consigli per problemi di salute, e nel 1972 aprì insieme ad altri soci una piccola ditta, la Herb Tea Co., che distribuiva tisane di erbe orientali realizzate con antiche ricette e formule cinesi.    

Nel 1976 fondò l’Asunaro (in giapponese, «Augurandoci di essere completi domani»), un istituto senza scopo di lucro riconosciuto dallo Stato della California, tra le montagne del Sonoma, dove insegnò ai suoi studenti, che lo chiamavano Sensei (Maestro), le conoscenze teoriche orientali e la preparazione artigianale di prodotti tradizionali giapponesi e macrobiotici, come il miso, la salsa di soia, il tamari, le prugne umeboshi, l’ume-zu, il mochi, il seitan, gli insalatini di crusca di riso, il dentie, la tekka, l’agro di riso, il malto di riso e altri prodotti. 

Grazie a questa scuola, tante persone di diverse parti degli Stati Uniti sono state stimolate ad aprire laboratori per la produzione di questi alimenti.

Nel 1979 Sensei Muramoto si stabilì ad Escondido, nella California meridionale, e fondò la ditta Great Life Co, per la produzione di cibi macrobiotici e di sale marino integrale non raffinato, continuando ad insegnare che è possibile preparare in molte parti del mondo questi alimenti utilizzando materie prime locali.

Nel 1988 pubblicò il libro Natural Immunity (Immunità Naturale), edito dalla Georges Ohsawa Macrobiotic Foundation (G.O.M.F.), Oroville, California, in cui tratteggia la storia delle malattie infettive e propone un parallelismo con l’odierna patologia dell’AIDS, sottolineando il collegamento con l’alimentazione e lo stile di vita e suggerendo, come mezzo di prevenzione e trattamento curativo per un sistema immunitario efficace, il cibo naturale. 

Nello stesso anno fu invitato in Italia da Mario Pianesi, pioniere della Macrobiotica italiana, che organizzò con lui il primo corso in Europa sulla preparazione di miso, salsa di soia, tamari, umeboshi e mochi. Tra di loro si instaurò un rapporto di profonda stima ed amicizia, e N. Muramoto in seguito fu più volte invitato dall’Associazione Un Punto Macrobiotico per dare il suo contributo in diversi seminari e convegni in Italia, Francia e Germania. 

La vita sobria di Sensei Muramoto, libera dalla schiavitù del possesso e attiva fino all’ultimo giorno, si spense serenamente il 9 ottobre 1995.

Mario pianesi

Mario Pianesi nasce a Tirana il 24 aprile 1944, da madre montenegrina e padre marchigiano. Cresce a Corridonia, un piccolo paese in provincia di Macerata. Dall’età di 15/16 svolge diversi lavori, alcuni anche pesanti. Durante il servizio militare contrae l’epatite C e, dopo aver terminato il servizio militare e aver provato invano alcune cure per qualche mese, inizia a manifestare i sintomi di una grave ulcera gastro-duodenale che gli provoca dolori continui e molto forti. Non avendo ricevuto una terapia veramente efficace, decide di iniziare a studiare gli effetti su di sé di ogni singolo cibo, togliendo ad ogni pasto un solo ingrediente e valutando la reazione del proprio organismo. Arriva alla conclusione di semplificare il più possibile la dieta e per 400 giorni adotta un’alimentazione a base di crema di riso, semolino, cipolla e carota, senza sale, olio ed altri ingredienti. Trae grande giovamento da questo regime dietetico, scompare l’ulcera e anche la grave malattia del fegato. 

Inizia così a praticare e a studiare lo Yoga, l’erboristeria, l’agopuntura e il vegetarianismo, cercando di comprendere tutte le diverse diete vegetariane. Durante questo periodo legge il libro “Lo Zen macrobiotico” di Georges Oshawa e, oltre a ottenere importanti risultati grazie ai consigli di questo testo, rimane subito affascinato dalla Teoria dello Yin e dello Yang. In seguito studia anche la Teoria delle 5 Trasformazioni e il “Ganong”, testo base della medicina. Studia ed approfondisce da autodidatta anche la chimica, la fisica, la biologia, la scienza della nutrizione e tante altre discipline in relazione con l’alimentazione. Inizia così a sovrapporre le antiche teorie cinesi a quelle più moderne e a fare delle scoperte molto interessanti, organizza anche corsi serali e studi sulla Nutrizione.

Nel 1973 stimola l’apertura della prima azienda biologica italiana, nel 1975, a Bologna, partecipa alla fondazione della SNI (Società Naturisti Italiani). Nello stesso anno invita nel maceratese il primo iridologo italiano, Luigi Costacurta, per fargli visitare alcune persone dando così un primo stimolo alla diffusione dell’Iridologia nelle Marche. Idea e sviluppa la Policoltura Ma.Pi. utilizzando semi da lui inselvatichiti e recuperando specie vegetali autoctone, idea la Mappa del Cervello con le zone corrispondenti alle 5 Coppie di organi principali, la MA-UNI ed altri fondamentali sviluppi della teoria Macrobiotica.

Contemporaneamente ai suoi studi svolge anche un’intensa attività di diffusione della Macrobiotica attraverso conferenze e incontri. Nel 1980 fonda l’Associazione Un Punto Macrobiotico e stimola l’apertura di numerosi negozi, ristoranti e laboratori per la produzione, il consumo e la diffusione dell’alimentazione macrobiotica. Nel 1986 invita in Italia gli allievi di Georges Oshawa e consiglia la formazione della 1 Commissione Macrobiotica Mondiale. Nel 1988, l’Associazione UPM, dietro stimolo di Pianesi, organizza il 1 Corso in Europa di preparazione tradizionale del Miso con Noboru Muramoto. 

Mario Pianesi formula molte ricette e preparazioni, come il gelato al malto o il G.O.1 (così chiamato in segno di rispetto verso il maestro), e, in particolare, propone un sistema di etichettatura tracciabile e trasparente, l’Etichetta Trasparente Pianesiana. 

Nel 1994 stimola la realizzazione delle Campagne di Solidarietà per il Popolo Azteco, organizzate in giro per l’Italia dall’Associazione UPM insieme ad alcune delegazioni Azteche.

Nel 1995 organizza con l’Associazione UPM  il 1° Convegno “Macrobiotica e Scienza” che si svolge a Nocera Umbra e continua a tenere Corsi per medici, per Farmacisti e per le Forze dell’ordine. 

Nel 2000 propone il “Progetto Diabete” per Cuba, Thailandia e Tunisia, realizzato, in seguito, anche in altri Paesi. Molti scienziati di diverse nazionalità avviano un’analisi approfondita ed un confronto aperto sull’efficacia delle 5 Diete Ma.Pi ( le 5 diverse tipologie di dieta proposte da Pianesi) soprattutto per il diabete ed altre patologie.

Nel 2005 Pianesi è nominato membro del Comitato Scientifico Unesco per l’educazione allo Sviluppo Sostenibile e nel 2006 riceve un premio per la “Migliore opera nella dieta terapeutica” dalla Cina

Nel 2012/2013 l’Area di Endocrinologia e diabetologia dell’Università del Campus Biomedico di Roma avvia uno studio clinico controllato e randomizzato, il progetto MADIAB,  per verificare l’ipotesi che la Dieta Ma Pi 2 possa migliorare a breve termine il profilo glicemico e il controllo metabolico nei pazienti con Diabete Mellito tipo 2. I risultati dello studio confermano il ruolo positivo della Dieta Ma.Pi. 2 nel trattamento e nella prevenzione del diabete e vengono pubblicati in diverse riviste scientifiche internazionali tra cui “Nutrition and Metabolism”.

Pianesi riceve numerosi riconoscimenti di prestigio nazionali ed internazionali per i suoi studi e i suoi meriti in molti campi: ambiente, agricoltura, alimentazione, salute ed economia.

Finalità e statuto

L’Associazione Stile Macrobiotico non ha fini di lucro ed è costituita con il fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati e di terzi. Le sue attività e le sue finalità sono ispirate a principi di pari opportunità e dignità di tutte le componenti della società, nel rispetto delle diversità biologiche e culturali, e rispettose dei diritti inviolabili della persona.

Organizzazione

Francesca Zuliani

  • Dina Caranti
  • Letizia Chierici
  • Alessandro Francini
  • Rossano Scapeccia
  • Matteo Pianesi
  • Monia Vitali
  • Andrea Mambelli
  • Dina Caranti
  • Eleonora Panzavolta
  • Monia Vitali
  • Valentina Tomassoni
  • Antonio Febbraro
  • Elsa Piasentin
  • Cristina Ciconte
  • Ugo Stocchi
  • Antonio Gervasio
  • Gaetano Delprete
  • Enrico Musciarelli
  • Elisabetta Chioini
  • Vittorio Calamelli
  • Matteo Pianesi
  • Hannah Muramoto
  • Ida Profanter
  • Bartolomeo Bellesi
  • Francesca Zuliani
  • Rossano Scapeccia
  • Chiara Benatti
  • Ermenegildo Belletti
  • Letizia Chierici
  • Emanuele Menesatti
  • Diego Capelli
  • Barbara Scano

Cesare Mattei

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